STATUTO

STATUTO DEL

Centro Urbino e la Prospettiva.

L’umanesimo scientifico da Piero e Leonardo alla rivoluzione galileiana

Nel 2006 a seguito di un convegno internazionale dal titolo L’arte della matematica nella prospettiva e nel 2007, a seguito di un workshop Internazionale sul tema Guidobaldo Del Monte (1545-1607). Matematiche e tecnica da Urbino all’Europa si è posta,  tra gli studiosi presenti, la necessità di costruire una Istituzione con la finalità di incoraggiare le collaborazioni di ricerca fra i propri studiosi, promuovendo ed estendendo le reciproche opportunità di indagine e di formazione, in modo particolare approfondendo lo studio e la comprensione della storia della scienza e della tecnologia, dalle radici greche e latine fino ai nostri giorni, con particolare enfasi sul periodo che va dall’Umanesimo scientifico Urbinate alla Rivoluzione Scientifica. Tali intenzioni sono state ribadite nel 2009, a seguito del workshop internazionale Federico Commandino (1509-1575) Umanesimo e Matematica nel Rinascimento Urbinate, e nel 2011 a seguito di ulteriori incontri tenutisi in Urbino, Berlino, Parigi, Bologna e Vinci da parte di studiosi rappresentanti diverse istituzioni internazionali.

Tali eventi sono stati tutti organizzati dal Centro Internazionale Urbino e la Prospettiva con l’intento di sensibilizzare la comunità scientifica e la società civile alla valorizzazione del patrimonio culturale prodotto dall’Umanesimo Scientifico Urbinate. Le attività di tale Centro, unite a quelle del Centro Leonardo e il Rinascimento, hanno indotto l’Assemblea dei Soci ad approvare in data 16 febbraio 2016 la costituzione del presente Centro Urbino e la Prospettiva. L’umanesimo scientifico da Piero e Leonardo alla rivoluzione galileiana.

Art. 1 – Costituzione

Il Centro Interdipartimentale di Studi Urbino e la prospettiva – Centro di studi sull’umanesimo matematico da Leonardo a Galileo –, qui di seguito denominato “Centro”,  è costituito, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto dell’Università di Urbino Carlo Bo.

Art. 2 – Finalità del Centro

Il Centro persegue lo svolgimento di attività di ricerca, didattiche e di divulgazione nell’ambito dello studio delle origini rinascimentali della scienza moderna, assumendo come punto di partenza la grande sintesi leonardesca tra matematiche e arti meccaniche e il connubio fra matematica e arte proposto da Piero della Francesca, concentrando poi l’attenzione sull’umanesimo matematico urbinate e le sue più significative espressioni: nelle ricerche sulla prospettiva di Piero Della Francesca; nell’opera matematica di Federico Commandino e fisico-matematica di Guidobaldo del Monte; nella ideazione e produzione tecnologica di strumenti scientifici nelle manifatture dei Barocci. In tale contesto affonda le sue radici la rivoluzione scientifica galileiana con la nascita di una nuova metodologia basata su una perfetta combinazione e un preciso equilibrio tra procedure fisico-sperimentali (“le sensate esperienze”) e matematico-razionali (le “certe dimostrazioni”).

Il Centro si propone pertanto le seguenti finalità:

a. lo studio dell’Umanesimo Scientifico rinascimentale;

b. lo studio del rapporto tra scienze, filosofie e produzione di artefatti nel Rinascimento;

c. l’intensificazione degli scambi tra i membri, tra i membri e altre Associazioni o Enti che perseguano scopi affini;

d. la promozione della cooperazione tra diverse Università e Istituzioni di ricerca e Alta Formazione, nazionali e internazionali, su specifici progetti di interesse del Centro favorendo tra tali Istituzioni:

  • Scambi temporanei di personale per svolgere attività di ricerca;
  • Scambi di informazioni che includono materiale librario e altri strumenti per la ricerca;
  • Programmi didattici congiunti;
  • Programmi di visiting scholars;
  • Incontri, conferenze e workshop;
  • Salvaguardia e diffusione di documenti scientifici antichi e materiale storico;
  • Riproduzione e diffusione dei documenti e dei risultati delle ricerche secondo i principi della Dichiarazione di Berlino.
  • Creazione e condivisione di strumenti informatici per lo studio e la consultazione.

e. attività di promozione e diffusione della propria attività e quella di associazioni affini facendo uso di mezzi di comunicazione di proprietà del Centro o di terzi.

Scopo del Centro è, dunque, quello di implementare collaborazioni strutturate con enti di ricerca e/o istituzioni universitarie straniere al fine di costituire, tramite l’adesione al Centro o a suoi specifici progetti, una struttura di ricerca e studio di rilievo internazionale.

Art.3 – Attività del Centro

Le attività del Centro si svolgono in conformità ai principi generali affermati dallo Statuto dell’Università di Urbino. Le attività non conformi alle finalità definite dall’Art. 2 svolte utilizzando in qualsivoglia forma le risorse, l’immagine o il nome del Centro sono espressamente vietate.

Art. 4 – Funzionamento amministrativo contabile del Centro

Lo svolgimento delle attività sopra elencate è curato dagli organi del Centro con l’ausilio del personale dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. La gestione amministrativa contabile è curata dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo per il tramite dei competenti Uffici del Dipartimento di riferimento al Direttore che possono dunque essere DiSPeA – Dipartimento di Scienze Pure e Applicate o DESP – Dipartimento di Economia, Società, Politica, in accordo con le norme del Regolamento di Amministrazione e Contabilità della medesima Università. Gli Organi deputati, come definiti nel successivo Art. 7, utilizzano le risorse assegnate al Centro conformemente alle norme e regolamenti vigenti.

Art. 5 – Sede del Centro

Il Centro ha la propria sede presso il Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

Art. 6 – Organi del Centro

Sono Organi del Centro:

a. il Consiglio Direttivo

b. il Direttore del Centro;

c. il Segretario del Centro

d. Il Consiglio Scientifico;

Art. 7 – Il Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo del Centro è composto dal Rettore dell’Università di Urbino, e/o suo delegato, e da rappresentanti, nel numero di tre per il Dipartimento di Scienze Pure e Applicate e altri tre per il Dipartimento di Economia, Società, Politica, nominati dai Direttori dei due Dipartimenti sulla base delle competenze e degli interessi di ricerca scientifica

Il Consiglio Direttivo dura in carica quattro anni. I membri possono essere rinnovati nella carica,
anche consecutivamente.

Il Consiglio Direttivo:
a) elegge al proprio interno il Direttore;
b) fissa le linee generali dell’attività del Centro;
c) approva i bilanci preventivi e consuntivi;
d) approva la relazione sulle attività svolte, predisposta dal Direttore;
e) predispone e approva, con la maggioranza dei due terzi dei propri componenti, il Regolamento interno del Centro e lo modifica, su motivata proposta, con la stessa maggioranza;
f) delibera sulle questioni riguardanti l’amministrazione del Centro;
g) delibera sulle richieste di adesione;
h) delibera su ogni altro argomento sottoposto al suo esame dal Direttore;
i) assume ogni iniziativa atta a realizzare le finalità del Centro.

Per la validità delle deliberazioni del Consiglio è necessaria la partecipazione di almeno la metà più uno dei suoi componenti. Sono esclusi dal computo gli assenti giustificati.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei votanti. A parità di voto, prevale il voto del Direttore.
Il Consiglio si riunisce almeno una volta l’anno, ogni volta che il Direttore lo reputi necessario o su richiesta di almeno un terzo dei propri componenti.
Le deliberazioni del Consiglio possono essere prese anche in via telematica qualora lo stabilisca la maggioranza dei suoi componenti.

Il Consiglio Direttivo può costituire, attraverso studiosi di chiara fama esterni ai due Dipartimenti, un Consiglio Scientifico.

I membri del Consiglio Scientifico possono partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, senza diritto di voto; possono coordinare attività scientifiche promosse dal Centro; possono proporre all’attenzione del centro attività di ricerca e iniziative culturali;  possono svolgere consulenze su progetti presentati al Centro. I membri del Consiglio Scientifico durano in carica quattro anni. I membri possono essere rinnovati nella carica anche consecutivamente.

Art. 8 – Il Direttore

Il Direttore è eletto dal Consiglio Direttivo del Centro tra i suoi componenti. Il Direttore dura in carica quattro anni e può essere rieletto, anche consecutivamente.

Il Direttore:
a. rappresenta il Centro e ne è responsabile;
b. convoca e presiede il Consiglio Direttivo;
c. propone al Consiglio Direttivo il programma delle attività del Centro e predispone la relazione sulle attività svolte dal Centro;
d. sottopone al Consiglio Direttivo per l’esame e l’approvazione il bilancio preventivo e il rendiconto consuntivo;
e. sovrintende al funzionamento generale del Centro ed esercita tutte le funzioni ritenute necessarie nell’interesse del Centro.

Art. 9 – Segretario del Centro

Il Segretario del Centro è nominato dai componenti del Consiglio Direttivo. Il Segretario coadiuva il Direttore nell’espletamento delle sue funzioni, agendo anche su delega del medesimo, e lo sostituisce in caso di impedimento.

Art. 10 – Adesioni al Centro

Al Centro possono aderire tutte le istituzioni italiane e straniere che svolgono attività di ricerca e di formazione negli ambiti culturali in cui opera il Centro. Le richieste di adesione, con espressa
accettazione del presente Statuto, sono presentate al Direttore del Centro e su di esse delibera il Consiglio Direttivo. Alle medesime condizioni possono aderire al Centro anche organismi pubblici rappresentativi di corpi professionali interessati alle attività del Centro. Possono aderire al Centro anche singoli studiosi come Membri individuali.
Il Centro potrà instaurare rapporti di collaborazione con altri soggetti o istituzioni, italiani o stranieri, mediante convenzioni da stipulare in base ai piani e ai programmi elaborati dal Consiglio Direttivo. L’adesione al Centro va rinnovata annualmente.

Art. 11 – Finanziamenti

Il Centro opera mediante risorse finanziarie e contributi provenienti:
a. da eventuali conferimenti dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e delle Istituzioni aderenti;
b. dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca;
c. dal Consiglio Nazionale delle Ricerche;
d. da Enti di ricerca o da Istituzioni di carattere internazionale o comunitario;
e. da altri Enti pubblici o privati interessati all’attività del Centro;
f. da altri fondi pubblici di ricerca finalizzata;
g. da eventuali lasciti e donazioni, anche da privati;
h. da compensi derivanti da eventuali prestazioni conto terzi;
i. da quote di iscrizione ai seminari, corsi, convegni ecc. organizzati dal Centro;
j. da operazioni di finanziamento utilizzando canali diversi da quelli precedentemente esplicitati (es. crowdfunding).
Le richieste e l’accettazione di ogni finanziamento o contributo dovranno essere firmate dal Direttore del Centro, o dal Segretario in caso di impedimento del Direttore, e trasmesse, per l’opportuno iter previsto dalle vigenti leggi, agli Organi d’Ateneo per approvazione.

Art. 12 – Modifiche dello Statuto e recesso delle Istituzioni aderenti

Le modifiche alle norme del presente Statuto sono proposte dal Consiglio Direttivo, con la maggioranza dei due terzi dei componenti, e sottoposte ad approvazione degli Organi di Governo dell’Università di Urbino Carlo Bo. Le Istituzioni aderenti al Centro possono recedere in qualunque tempo con preavviso di almeno dodici mesi. In caso di modifica dello Statuto non accettata il recesso è sempre ammesso e la comunicazione di recesso ha effetto immediato, a partire dall’entrata in vigore della modifica.

Art. 13 – Disposizione transitoria

Al fine di assicurare di dare pronto avvio alla programmazione delle attività del Centro, la composizione del Consiglio Direttivo e le cariche di Direttore e Segretario sono deliberate brevemente dal Senato Accademico, su proposta del Consiglio di Dipartimento in cui è incardinata la gestione amministrativa del Centro, all’atto stesso della proposta di Costituzione del Centro. Tali figure resteranno in carica non oltre l’approvazione del primo bilancio consuntivo, a seguito del quale dovrà comunque procedersi alle nomine secondo la prassi indicata nel presente statuto, Artt. 7-8-9.