TRA INGEGNERIA, MATEMATICA E STRUMENTAZIONE SCIENTIFICA
LEONARDO DA VINCI SCIENZIATO E FILOSOFO (1452-1519)
LE RADICI DELL’UMANESIMO MATEMATICO
PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI MARTIN KEMP
50 anni con Leonardo. Lucidità e follie attorno all'opera di un genio, Mondadori Electa, Milano, 2019
LECTIO COMMANDINIANA DI MARTIN KEMP
Leonardo and perspective:from Geometry to Optics
Leonardo e le radici dell’umanesimo matematico tra arti e scienza
PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI EDMONDO PEDRETTI
Leonardo da Vinci. Studi di ottica e geometria
LEONARDO E LA LUNA. ALLE ORIGINI DELLA SCIENZA MODERNA.
Cinquecentenario di Leonardo e cinquantennio dell’allunaggio
In occasione dei quattrocento anni dalla morte di pittore Federico Barocci, il Centro Internazionale di studi “Urbino e la prospettiva” in collaborazione col Max Planck Institute for the History of Science di Berlino organizza un convegno sulla famiglia Barocci. Il convegno intende mettere in luce una particolare attività che caratterizza diversi membri di questa famiglia ovvero la costruzione di strumenti matematici e di orologi.
A Urbino nel Cinquecento, accanto a un umanesimo matematico che recupera i testi di Euclide, Archimede, Apollonio, Aristarco, Tolomeo, Pappo, troviamo un umanesimo tecnico con le edizioni degli Spiritali di Erone curata da Federico Commandino (1509-1575) e con quelle degli Automi di Erone, delle Macchine belliche di Ctesibio e con il lessico vitruviano curate da Bernardino Baldi (1553-1617).
Parallelamente a questa trattatistica tecnica erudita, Urbino vede la presenza di officine per la costruzione di strumenti scientifici e di orologi. Si tratta di una realtà tanto notevole quanto poco studiata, in cui appunto si distinguono sia i Barocci a Urbino, sia a Pesaro altri artefici come Pietro e Vespasiano Griffi.
Il tutto si svolge in un ambiente ristretto come il ducato di Urbino, che favoriva al massimo le occasioni di incontro e di collaborazione tra i “mathematici” e i tecnici, fatto di grande importanza negli anni che precedono la rivoluzione scientifica.
L’idea di prospettiva ha trovato a Urbino la sua prima, e per molti aspetti definitiva, impostazione rigorosa, cioè fondata su basi matematiche. Infatti, dalla seconda metà del Quattrocento, fino alla prima metà del Seicento, il ducato di Urbino è stato la sede di un vasto dibattito artistico, tecnico e scientifico, che lo hanno reso un riferimento culturale unico al mondo. Una delle componenti più interessanti di questo fermento culturale sono gli studi dedicati alla prospettiva nel suo duplice aspetto, matematico e artistico.
Dopo gli studi empirici di Brunelleschi e Masaccio, nel 1435 Leon Battista Alberti (più volte ospite a Urbino del duca Federico da Montefeltro) pubblica il De Pictura che contiene una prima descrizione dell’idea di prospettiva. In questo trattato l’Alberti descrive la prospettiva in maniera illuminante, ma l’ossatura geometrica della sua opera appare ancora legata a un certo empirismo. Questo viene superato da Piero della Francesca che, nello stimolante centro culturale creato a Urbino dal mecenatismo di Federico da Montefeltro, alterna studi di matematica e arte. E’ proprio Piero che riesce per primo a spingere lo studio della prospettiva lungo i binari della codificazione rigorosa e matematica. Nel 1475 egli compone il De Prospectiva Pingendi, opera dedicata al duca Federico, che rappresenta il primo trattato in cui sono esposti in modo matematicamente rigoroso i fondamenti geometrici della prospettiva.
Ma il vero distacco tra lo studio della prospettiva finalizzata alla pittura e all’architettura, e la sua formalizzazione puramente matematica, viene fatta risalire a due studiosi: l’urbinate Federigo Commadino (1509-1575) e il suo grande allievo, il pesarese Guidobaldo del Monte (1545-1607) che pubblicò a Pesaro nel 1600 i Perspectivae libri sex, trattato pressoché esauriente dell’intera disciplina, che apre la strada a settori della matematica moderna, quali la geometria descrittiva e la geometria proiettiva, oltre che un insieme molto vasto di applicazioni in meccanica, architettura, scenografia teatrale, computer graphics.
I temi trattati nell’ambito del convegno sono: