L’idea di prospettiva ha trovato a Urbino la sua prima, e per molti aspetti definitiva, impostazione rigorosa, cioè fondata su basi matematiche. Infatti, dalla seconda metà del Quattrocento, fino alla prima metà del Seicento, il ducato di Urbino è stato la sede di un vasto dibattito artistico, tecnico e scientifico, che lo hanno reso un riferimento culturale unico al mondo. Una delle componenti più interessanti di questo fermento culturale sono gli studi dedicati alla prospettiva nel suo duplice aspetto, matematico e artistico.
Dopo gli studi empirici di Brunelleschi e Masaccio, nel 1435 Leon Battista Alberti (più volte ospite a Urbino del duca Federico da Montefeltro) pubblica il De Pictura che contiene una prima descrizione dell’idea di prospettiva. In questo trattato l’Alberti descrive la prospettiva in maniera illuminante, ma l’ossatura geometrica della sua opera appare ancora legata a un certo empirismo. Questo viene superato da Piero della Francesca che, nello stimolante centro culturale creato a Urbino dal mecenatismo di Federico da Montefeltro, alterna studi di matematica e arte. E’ proprio Piero che riesce per primo a spingere lo studio della prospettiva lungo i binari della codificazione rigorosa e matematica. Nel 1475 egli compone il De Prospectiva Pingendi, opera dedicata al duca Federico, che rappresenta il primo trattato in cui sono esposti in modo matematicamente rigoroso i fondamenti geometrici della prospettiva.
Ma il vero distacco tra lo studio della prospettiva finalizzata alla pittura e all’architettura, e la sua formalizzazione puramente matematica, viene fatta risalire a due studiosi: l’urbinate Federigo Commadino (1509-1575) e il suo grande allievo, il pesarese Guidobaldo del Monte (1545-1607) che pubblicò a Pesaro nel 1600 i Perspectivae libri sex, trattato pressoché esauriente dell’intera disciplina, che apre la strada a settori della matematica moderna, quali la geometria descrittiva e la geometria proiettiva, oltre che un insieme molto vasto di applicazioni in meccanica, architettura, scenografia teatrale, computer graphics.
I temi trattati nell’ambito del convegno sono:
Accanto al Rinascimento artistico Urbino ha vissuto una grande stagione di Rinascimento scientifico e tecnico. In questi anni il Centro Urbino e la prospettiva ha attirato l’attenzione su questo importante aspetto della storia urbinate dando vita a due convegni e a una collana.
Quest’anno cadono i 500 anni dalla nascita del “padre” della scienza urbinate: Federico Commandino (1509-1575), uno dei massimi matematici-umanisti europei del Cinquecento, personaggio tanto influente sulla storia della scienza, quanto finora poco conosciuto. Influente perché le sue traduzioni dei classici della scienza antica – Euclide, Archimede, Apollonio – furono i testi su cui si formarono personaggi come Galileo, Keplero, Huygens.
Guidobaldo dei marchesi Del Monte, nato e morto a Pesaro nel 1545 e 1607, è considerato dagli storici della scienza uno dei maggiori matematici europei del Cinquecento. Lo documentano i numerosi riferimenti e gli autorevoli saggi dedicati al nostro autore reperibili nella pubblicistica specializzata.
La ricorrenza nel 2007 del quattrocentesimo anniversario della morte di Guidobaldo, costituisce un’occasione opportuna per celebrarlo con un convegno internazionale che veda la presenza dei maggiori studiosi del settore. Un convegno in cui raccogliere e mettere a confronto le più recenti analisi critiche dell’opera di Guidobaldo,, in riferimento sia al dibattito scientifico italiano ed europeo in quei decenni particolarmente vivace, sia all’ambito delle tecniche e della vita civile.
In effetti l’attività scientifica di Guidobaldo, merita grande attenzione per diversi motivi. Il primo per l’ampiezza del suo spazio di ricerca e per i risultati in essa raggiunti. In secondo luogo per i rapporti con Galileo Galilei. In terzo luogo come personaggio più ragguardevole di quella che è stata definita la “scuola matematica” urbinate. Infine non va trascurato il suo ruolo civile in quanto architetto, feudatario di Mombaroccio, membro della municipalità di Pesaro.